Un errore ci sta, due ti infastidiscono, tre ti fanno arrabbiare, quattro sono un invito a lasciare.

Ennesimi episodi, a dir poco curiosi.

Contro il Pontedecimo goal annullato nel primo tempo, commesso da un giocatore lontano dall’azione e al momento inattivo. Secondo tempo, rigore non concesso sempre al Morandi e rigore a sfavore per un inesistente fallo di mano addebitato a Ekhator, il quale al contrario, HA COLPITO LA PALLA DI PETTO PIENO.

Gatta ci cova.

A qualcuno verrebbe da dire, “ma figurati siamo tra i dilettanti”

Mi chiedo quale sia il problema. asdMorandi è entrata in scena, per impegnarsi nel sociale, non cerchiamo soldi, facciamo giocare i bambini e gli adulti  gratis e abbiamo attirato sicuramente l’attenzione di partner di tutto rispetto!!

Promossi in seconda categoria il primo anno, ci addebitavano raccomandazioni che abbiamo sempre negato, e questo la dice tutta! Qualcuno era già infastidito della nostra presenza.

Un giorno mi arrivò un messaggio da parte di un giornalista che riportava, “complimenti per la tua squadra di neretti’ e questo dice tutto.

Non rivelo il nome manco morto.

Quale è il problema? Forse  potrebbe essere che abbiamo un progetto serio, che diamo casa e calcio gratis ai bambini, forse andiamo ad intaccare una fetta di pubblico che per altri potrebbe essere mercato?

Certo, che se qualcuno si mette a distribuire focaccia gratis fuori ad un negozio di pane, a qualcun’altro darà fastidio.

Un altra questione potrebbe essere sempre la stessa. Speriamo che non sia questa. Abbiamo una squadra che è l’emblema dell’integrazione. I nostri ragazzi, tantissimi stranieri, appartengono a paesi e religioni diverse, talvolta vittima di conflitti, ma con noi giocano e lottano come veri compagni, come fratelli.

Lavorano. Fanno i ponteggiatori, i magazzinieri, i corrieri.

A pensare male si pensa sempre bene, potrebbe anche essere che qualcuno di noi sia vittima di razzismo.

Vi ricordate i Black Panters? Lo lamentavano ogni partita, il razzismo, alla fine sono rimasti esclusi, non avevano nemmeno più voglia di allenarsi, non si presentavano nemmeno più alle partite, sono stati rigettati, espulsi e se non sbaglio hanno ricalcolato la classifica.

Ma guarda un po’. La prima volta poteva essere una polemica, una paranoia, ma adesso? Intanto il loro sogno è svanito.

Qualcuno ricorda il momento in cui , l’anno scorso, un nostro giocatore di colore, ma perfettamente italiano, e stato preso al collo dall’ arbitro?

Depositammo un ricorso, ovviamente inutile. Alla faccia della lotta alla violenza negli stadi e nei campi di calcio.

Qualche partita fa, un nostro calciatore è  stato espulso, dopo la sostituzione, perché si era tolto la maglietta poco prima di uscire, ok, il regolamento, un eccesso di zelo? Il ragazzo era di colore.

Lo stesso ragazzo che e stato espulso per un altra azione assolutamente pacifica, espulso inutilmente e gratuitamente.

Così anche il rigore, dato conto Ekhator che successivamente ha preso l’espulsione.

A proposito, sto solo esprimendo una mia personale opinione, perché sia chiaro, ci manca oltre al danno la beffa. Ai posteri l ardua sentenza!

Una curiosità, non ho mai visto arbitri di colore, sono disattento, sicuramente ci sarà qualche ragazzo integrato che ha fatto domanda, il corso e ora lo sta facendo, non vedo l’ora di conoscerlo.

Ma se è per questo non ho mai visto nemmeno vigili urbani o agenti di polizia, forse un Carabiniere, mi si è riempito il cuore, ma fu l’ultima volta.

Intanto se qualcuno ha voglia di venire a darci una mano ben venga.

Noi questa partita la vogliamo vincere, le strade dei quartieri più poveri di Genova hanno bisogno di credere in qualcosa.

Non ci faremo calpestare, piuttosto ci ritiriamo prima che ci rispediscano in terza a suon di errori e superficialità.

Anche questo è da valutare. Se siamo un problema, pronti a togliere il disturbo!